Poeta Mario Arena

Al cor protesa avea la mano,
nel mentre, disgiunta d’esso,
al di Lui cospetto, la discostava.

Mesto, s’ebbe a ridestar,
dall’antico……leggi…

Ch’ivano a lesinar giustizia,
in nome e per conto d’un Dono.

Sin’anco l’amerezza s’arrese,
per lo scivolar perfidie,
call’evocar pietà, la beltà……leggi…

Tra alba e tramonto,
s’interpone soltanto l’umano cammino.

Frastornato da mutevoli aspettative,
dipinge evanescenti intimità
da spunti d’inaspettate sembianze.

La terra restituita agli uomini
sa dove traghettare l’anima.

Nell’attesa che il……leggi…

Ricordi d’infinita dolcezza, c’al ridestar,
in dono da colei che fu, è e sarà.

Tornano alla mente splendori d’antico,
tutt’oggi ancor cari, indelebili,
dei luoghi gioiosi e d’infanzia pervasi.

Nell’immensità del cielo c’accarezza il……leggi…

Era scritto prima ch’il tempo,
egli sarà e siederà alla destra,
così al trentatreesimo ascese.

Cantò il pennuto del nunzio sacrilego
e tra i fratelli si levò un caino.

Rivoli increduli s’ebbero,
ch’ella, s’accinse al dolore più grande,
com’anco……leggi…

D’afelio vestirono notti insonni
c’all’ultima cena s’era all’epilogo.

D’altrui ratio, nel giorno sacrilego,
nemesi s’ebbe per trenta denari
e Caino s’erse al di Lui cospetto.

L’Uomo temette il bacio fatale
che l’inchiodò alla sua……leggi…